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Olive trees in Tuscany, Italy at sunset. Sun shining through leaves. Vintage

Il valore dell’olivo per l’ambiente e il paesaggio

L’olivo definisce da tempo immemore i confini dell’area mediterranea e la sua presenza caratterizza in maniera marcata il paesaggio di molte aree rurali italiane, in particolare del meridione.

L’olivo è simbolo di pace, saggezza e armonia e contribuisce allo sviluppo economico, sociale e sostenibile dei popoli. Ci sono tantissime storie e miti che raccontano l’olivo dai tempi degli albori dell’umanità. Per molto tempo gli antichi hanno venerato questi alberi da cui frutti ottenevano il prezioso “oro liquido” che veniva utilizzato come alimento, unguento per il corpo ed era necessario per l’illuminazione delle strade, la manutenzione degli utensili ed altro ancora.

Ma questo albero millenario ha anche altre funzioni: serve a proteggere e a preservare il territorio e la nostra memoria. La sua coltivazione riveste un ruolo fondamentale nei territori perché tutela il paesaggio, costituisce una barriera contro la desertificazione e svolge un ruolo importante nella lotta contro il riscaldamento globale.

Negli ultimi decenni purtroppo la crisi del settore primario ha interessato marcatamente anche il comparto olivicolo tanto da generare fenomeni non trascurabili di abbandono delle aziende olivicole e la sostituzione dell’olivo con altre colture più redditizie.

Gli olivi offrono indispensabili servizi all’ecosistema, contrastano gli effetti dell’erosione e la conseguente perdita di sostanza organica del terreno, contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio idrogeologico e alla conservazione delle aree agricole marginali.

L’impiego di tecniche a basso impatto ambientale, spesso utilizzate nella cura degli oliveti, favoriscono la salvaguardia della flora e della fauna locale. Gli olivi, grazie anche al loro lungo ciclo vitale, sono in grado di assorbire e trattenere nelle parti verdi della pianta ingenti quantitativi di CO2 contribuendo in tal modo alla riduzione della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera e dell’effetto serra che ne deriva.

Inoltre, il consistente patrimonio genetico dell’olivo consente una differenziazione delle numerose varietà autoctone che rappresentano una preziosa fonte di biodiversità. Il riconoscimento di sistemi di tipicità e qualità certificati come marchi geografici (DOP, IGP) e il sostegno all’agricoltura biologica possono infatti dare valore alle produzioni locali, alla salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente oltre che a generare un ritorno economico e sociale positivo per l’olivicoltura italiana.



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